VIAREGGIO. “Siamo fortemente preoccupati per le conseguenze che la città dovrà subire a seguito della decisione dell’amministrazione Del Ghingaro di far fallire la Patrimonio. E’ stata, intanto, una scelta affrettata, come dimostra la confusione di questi giorni: chi riscuote i tributi? Chi paga le bollette del gas della piscina? Chi fa funzionare la pubblica illuminazione? Si brancola nel buio”. Lo scrive in una nota il Partito Democratico, lo stesso a cui è iscritto il sindaco Del Ghingaro, di Viareggio.

“Prima si è fatta fallire la società, poi si penserà a come fare. Come minimo, sarebbe stato necessario fare il contrario. Leggendo l’istanza, si scopre che non è stato chiesto neppure l’esercizio provvisorio, contrariamente a quanto dichiarato alla stampa dall’ex liquidatore Marchi. Il Pd sollecita perché si chieda subito l’esercizio provvisorio, per tutte le attività, e non solo, come prospettato da Marchi nella istanza di autofallimento, per la riscossione tributi.

“Con il passare del tempo apparirà sempre più chiaro che far fallire la Patrimonio sia stata una scelta gravissima e sbagliata, dannosa per la città, della quale i cittadini di Viareggio pagheranno le conseguenze per anni. E’ comprensibile che molti ancora non sappiano cosa ciò significhi. E’ presto detto: 126 appartamenti, attualmente destinati alla emergenza abitativa, occupati temporaneamente da famiglie bisognose, spesso in attesa di casa popolare, saranno venduti all’asta, gli inquilini temporanei saranno sfrattati, chi avrebbe avuto diritto dopo di loro a un ‘parcheggio abitativo’ rimarrà in mezzo a una strada.

Foto nuoto.it
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“Non si ha idea di quale fine farà la piscina comunale. Verrà venduta all’asta? I viareggini potranno ancora andare in piscina, o lo potranno fare solo pagando cifre degne delle Terme? E le associazioni sportive che fine faranno? Lo stesso può dirsi per il Centro Sportivo del Marco Polo e del campo della Migliarina. Quanto al Palazzetto, in campagna elettorale Del Ghingaro disse che si sarebbe assunto la responsabilità di tenerlo aperto, firmando le ordinanze che si fossero rese necessarie. E invece, per il Palazzetto come sul resto, proprio qui è il punto, è sfuggito a ogni responsabilità, scaricando il problema sul Tribunale e sui cittadini.

“Non vogliamo fare polemiche sterili. Poniamo una questione di fondo: chi si è candidato a fare il sindaco di Viareggio sapeva benissimo a quali responsabilità andasse incontro. Il suo compito è appunto quello di saper gestire, con sapienza amministrativa e politica, la situazione di emergenza. Da un lato gestire le difficoltà, attutendo i contraccolpi sui cittadini, trovando le soluzioni graduali, assumendosi giorno dopo giorno la responsabilità di scelte difficili. Dall’altro cercare appoggi istituzionali, finanziamenti, aiuti. Invece da un lato si è fatta fallire la Patrimonio, sottraendosi alla responsabilità di governare. Sotto il profilo delle alleanze istituzionali, il sindaco di Viareggio litiga con tutto il mondo. Si è sbagliato strada”.

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ultimo aggiornamento: 24-09-2015


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